martedì 2 luglio 2013

Israele accoglie i feriti siriani nei suoi ospedali



Un articolo di Yediot Aharonot del 26 giugno 2013 riferisce che sono ormai più di 100 i siriani feriti nel corso della sanguinosa guerra civile in atto in Siria, che stanno ricevendo cure ospedaliere o mediche in Israele. Ospedali come quello di Nahariya o di Safed, nel nord di Israele, sono ormai abituati a questo genere di soccorsi e si sono attrezzati. All’inizio erano principalmente giovani fra i 20 e i 30 anni di età, a varcare il confine fra Siria e Israele, chiedendo assistenza medica per ferite da esplosioni o da armi da fuoco
Ultimamente però, a quanto riferiscono i medici, la loro età sta scendendo drammaticamente, e negli ultimi tempi sono giunti anche adolescenti di 13-15 anni o, addirittura, bambini di 9-10 anni. Le loro identità sono protette dalle autorità e l’esercito ha dato istruzione al personale medico di parlare con loro soltanto delle loro condizioni di salute, per evitare che estranei vengano in contatto con loro e possano divulgarne l’identità, rischiando di mettere in pericolo la loro vita al loro ritorno in Siria.
Putroppo per i siriani, Israele è sempre un nemico giurato, si arriverà mai a superare questo odio?

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