lunedì 16 aprile 2012

ONU: La conferenza di Durban e l'equazione sionismo = razzismo



Atto fondante del nuovo fronte giudeofobo e antisraeliano terzomondista e antioccidentale è stata la Conferenza mondiale dell’ONU «Contro il razzismo, la xenofobia e la schiavitù», tenutasi a Durban dal 28 agosto al 7 settembre 2001.
In occasione di quell’incredibile evento, l’Occidente e Israele sono stati oggetto degli attacchi più violenti mai formulati alle Nazioni Unite e mascherati da lotta alla schiavitù e al colonialismo; nuove vesti progressiste ed esotiche dell’attuale totalitarismo giudeofobo e antioccidentale.
Sotto la pressione dei paesi della Conferenza Islamica (OCI), dell’Africa nera e dell’America latina, ma anche delle innumerevoli «associazioni» di sinistra presenti nel mondo intero, una Conferenza che mirava a “lottare contro il razzismo” è stata trasformata in un vero tribunale giudeofobo e antisraeliano, dove è stato denunciato solo il «razzismo sionista» ma taciute le altre forme di razzismo e di antisemitismo in terra d’islam. che viene liberamente venduto negli stand degli avvocati della Lega Araba.
La Conferenza di Durban si è trasformata in un forum per il razzismo. Numerosi Stati hanno tentato di minimizzare o di eliminare ogni riferimento all’Olocausto, di ridefinire o ignorare l’antisemitismo. Riferimenti ai Protocolli dei Savi di Sion, al Mein Kampf, minacce fisiche contro gli ebrei, insulti e inviti al boicottaggio di tutto quello che rinviava ad Israele e agli ebrei ecc.

Inoltre, per “provare” il “razzismo di Israele, gli organizzatori di Durban I hanno preteso che la risoluzione 3379 dell’ONU (1975) –che parificava sionismo e razzismo, successivamente annullata- venisse ristabilita, trasformando Israele in un insuperabile orizzonte del Male e dell’offesa suprema. La mozione dell’ONU del 1975 è servita da fondamento per considerare il “sionismo una forma di razzismo”. La conclusione politica è stata immediata: sionismo=nazismo e antisionismo=antirazzismo, promuovendo a progressisiti, emancipati e illuministi i sostenitori della scomparsa dello Stato ebraico d’Israele». Durante il discorso di chiusura pronunciato dal dittatore comunista Fidel Castro, agli intramontabili slogan di «Palestina libera» si accompagnavano quelli di «Morte agli ebrei». Circolavano volantini anonimi con l’immagine di Hitler e la scritta: «E se avesse vinto? Non ci sarebbe stato né Israele né il sangue palestinese versato».


(tratto da: Nuovo antisemitismo, antisionismo radicale, negazionismo e giudeofobia islamizzata in Europa, di Alexandre del Valle, Geopolitico)

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